È uno dei piatti simbolo delle tradizioni del Nord Italia, Piemonte e Lombardia in primis. Molto amato da Re Vittorio Emanuele II e da Camillo Benso Conte di Cavour, fu codificato già sul finire dell’Ottocento, quando iniziò a comparire sulle pubblicazioni di settore.

Il bollito misto è ancora oggi un vero e proprio rito, con i suoi ritmi e le sue cadenze ed un protagonista indiscusso, il vitello, con tagli noti e meno noti che sfilano in tavola per la gioia delle papille gustative.

Mercoledì sera, nel Ristorante Gallia dell’omonimo hotel cinque stelle in piazza Duca d’Aosta, se ne potrà assaporare una versione stellata, grazie al menù ideato dai fratelli Enrico e Bobo Cerea (tre stelle Michelin) e realizzato dagli Executive Chef Antonio e Vincenzo Lebano.

Dopo qualche sfizioso amouse bouche, seguito da una tartare di manzo e dal consommè, gli ospiti potranno godere di un crescendo rossiniano di sapori.

I tagli proposti saranno in tutto otto: cappello del prete, guancia, reale, lingua salmistrata, cotechino, biancostato, testina e per finire il re della tradizione meneghina, l’ossobuco.

In abbinamento contorni a base di verdura e le tipiche salse fatte in casa: dal cren (rafano) a quella verde, dalle mostarde fino alla langarola “cugnà” a base di mosto d’uva.

Prezzo: 100€ vini esclusi, con una vasta selezione di etichette piemontesi sapientemente raccontate e consigliate dal Head Sommelier Paolo Porfidio.