Recentemente è stato protagonista del Milano Sushi Festival, durante il quale ha partecipato in prima persona, assieme al console generale del Giappone Amamiya Yuji, all’antico rito del Kagamibiraki, l’apertura della botte di sakè che rappresenta simbolicamente l’inizio di un’avventura comune, in questo caso la rassegna dedicata alle tradizioni e alla cucina del Sol Levante.
Fondatore ed attuale presidente dell’AIRG (Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi), Hirazawa Minoru detto Shiro è da 44 anni presenza fissa, con il suo sorriso e l’amore per il proprio lavoro, dietro il banco sushi di Poporoya, insegna che per prima nel capoluogo lombardo ha contribuito a diffondere la cultura della cucina nipponica.
Cucina che viene declinata attraverso ricette veraci e stagionali, con una proposta che spazia attraverso tutto lo scibile gastronomico del Paese asiatico. Accanto all’iconico chirashi con la sua immutabile ricetta, divenuto negli anni un vero e proprio “cult” per gli appassionati, quella autunnale è la stagione dei piatti caldi, a partire dalle cotolette, chiamate Tonkatsu.
“Le prepariamo – racconta Shiro – con fettine di maiale alte un paio di centimetri, impanate con il tipico pane Panko e poi fritte. Le serviamo poi con una densa e sapida salsa a base di miso rosso, con fagioli di soia che fermentano di più rispetto alla versione tradizionale, con salsa ponzu oppure con verdure”.
Accanto a queste specialità, ci si può deliziare con la zuppa Oden, preparata con un mix di cinque ingredienti cotti nel brodo dashi come polipetti, daikon, konnyaki, uova e surimi; con il Tofu fritto in salsa accompagnato da zenzero cipollotti e katsuobushi (scaglie di tonno secco) oppure con il salmone alla griglia in salsa Teriyaki, scelto come piatto solidale per la campagna Ristoranti contro la Fame, con 2 euro per ogni ordine che vengono devoluti a progetti contro la malnutrizione.
Interessante è anche il food pairing, con diverse etichette di sake e tè artigianali tra cui scegliere. Prezzo medio: 25€ bevande escluse.
Via Bartolomeo Eustachi, 17. Tel.02.29406797.