“Per me – racconta Esteban Cambiasso – vedere Nico e Belen alle prese con questa iniziativa, dopo che siamo stati assieme per tanti anni a Milano, e ritrovarci nello stesso posto, mi fa vivere tante emozioni, al di là del momento storico che stiamo attraversando uscendo da questa pandemia.

Tutti i ricordi e le cose che abbiamo vissuto assieme, oltre al fatto ora di vedere con quanta passione portano questo vino qua in Italia, mi rendono felice come amico e mi rendono felice per loro e per il loro sogno, che ogni volta prende più forma e diventa una realtà molto molto seria, come sono loro”.

Sulla stessa linea d’onda anche l’ex portiere nerazzurro. “Volevo augurare molto successo al mio amico Nico: è stato meraviglioso, grazie per l’invito e spero abbiate un futuro luminoso. Non sapevo lavorasse con il vino: è un bellissimo lavoro ed è stata una bellissima sorpresa. Vedere loro due così e vedere la loro passione in questo mestiere è bellissimo: ringrazio ancora per l’invito e auspico molto successo per questa coppia che tengo nel cuore”.

Parlare di Argentina, dove ha giocato agli inizi di carriera nel San Lorenzo, per Ivan Ramiro Córdoba è sempre un emozione speciale. “Bere questo vino – racconta – mi ricorda la terra, la gente e la passione dell’Argentina. Sono vini spettacolari”.

In piena cordigliera delle Ande, ai piedi del vulcano Tupingato, si incontra questa micro regione vitivinicola a 1350 metri. Lì nascono Los Vinos de Potrero, come racconta la stessa proprietaria Belen: “I nostri vini sono particolari: dico sempre che rappresentano un terroir unico, la nostra Argentina e la regione di Mendoza. Attraverso il vino, si può anche viaggiare e conoscere un Paese”.

Dietro al nome scelto per l’azienda c’è una metafora di vita particolare: “Facciamo questa analogia – racconta Belen – tra questo terroir, in cui le piante soffrono tantissimo per cercare i nutrienti che permettono poi di crescere al meglio e raggiungere un gusto inconfondibile, ed i calciatori argentini che soffrono tutto ciò che c’è nel potrero. Imparano a giocare nella strada, dove c’è tanta difficoltà, per poter farsi vedere negli stadi più belli del mondo come Messi, come mio marito e come tanti altri calciatori cresciuti così”.

Non manca infine, da Esteban Cambiasso, un messaggio di speranza: “Incrociamo le dita e preghiamo per tutti quelli che hanno sofferto di più questa situazione, con la speranza che tutto andrà meglio, che potremo viaggiare, che il vino viaggerà ovunque e che la gente possa stare bene e tornare a stare bene tutta”.